A Vercelli si discute di trasformazione digitale nel SSN: “Un sano rapporto pubblico-privato passa attraverso strategie integrate”

 

Si è svolto ieri pomeriggio, presso l’Aula Magna dell’Ospedale SantAndrea di Vercelli, il convegno “Il medico al centro della trasformazione digitale del SSN”, organizzato dall’Ordine provinciale dei Medici di Vercelli, con il supporto incondizionato del Gruppo Medical Line Consulting.

Focus dell’evento formativo, l’idea di creare un sano rapporto pubblico-privato che, attraverso l’inserimento di professionisti sanitari con competenze “digital oriented”, possa supportare il Sistema Sanitario Nazionale nella digitalizzazione.

Lessenza della Digital Transformation – ha commentato durante i lavori Alessandro Stecco, presidente Commissione Sanità della Regione Piemonteè  nello sfruttare ogni dato disponibile per ricavarne vantaggio competitivo e nella medicina il vantaggio competitivo si chiama salute, vite salvate, cure migliorate. È un lavoro complesso che richiede specializzazione e competenze multidisciplinari ma che apre scenari che solo pochi anni fa erano impensabili. Lemergenza sanitaria ha impresso una forte accelerazione, lo sviluppo e lapplicazione di machine learning e lintelligenza artificiale, si sono rivelati nelle loro potenzialità. Inoltre il  Covid ci ha ricordato, in modo anche violento, limportanza dei dati e le debolezze dei sistemi sanitari europei a bassa digitalizzazione, non standardizzati e di difficile scalabilità. Facciamo tesoro di questa esperienza e sviluppiamo una strategia digitale piemontese, italiana ed europea che ci permetta di sfruttare appieno  la convergenza tra medicina e tecnologia”.

Il Gruppo MLC ha come principale obiettivo supportare il SSN nel tutelare, nel rispetto dellart. 32 della Carta Costituzionale, la salute come fondamentale diritto dellindividuo e interesse della collettività – ha sottolineato Lorenzo Bartoletti, amministratore del gruppo MLC -. Le collaborazioni tra pubblico e privato nel settore sanitario, saldamente intrecciate alla storia del sistema italiano, si sono consolidate ed evolute nel tempo, per rispondere alla crescente domanda di salute del cittadino e allesigenza della sanità pubblica di reperire risorse per il funzionamento e il miglioramento del sistema sanitario stesso. Tale partnership deve poter godere di maggior attenzione sia a livello istituzionale sia da parte del legislatore, perché levoluzione, anche digitale, in sanità, non può essere un processo improvvisato ma deve essere frutto di una strategia integrata che coinvolga tutti gli attori del settore”.

A dare il benvenuto agli ospiti, l’On. Paolo Tiramani, componente della Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati: “Accogliamo con grande piacere questo convegno – ha dichiarato – perché ritengo che la digitalizzazione e la telemedicina siano il futuro per il nostro Paese, soprattutto in zone come quelle della nostra provincia dove i plessi ospedalieri sono lontani anche oltre 50 km dalle comunità, per cui siccome il futuro è questo, accogliamo con grande attenzione questo tipo di innovazione”.

Le relazioni tecnico-scientifiche sono state affidate al prof. Riccardo Fatarella, docente Management Sanitario – Luiss Business School, al prof. Raffaele Ciavarella, UTC Sorbonne Université, al prof. Ugo Luigi Aparo, referente sanitario Gruppo MLC, e al prof. Sergio Pillon, referente Salute Digitale Gruppo MLC.

Dai lavori del convegno è emerso che “la teleriabilitazione, il telemonitoraggio, e qualunque atto sanitario immaginabile nel campo della trasformazione digitale, necessita no di una governance clinica e del concomitante empowerment del paziente. Per questo, i processi di trasformazione digitale in sanità devono, prima di essere implementati, essere attentamente valutati anche nellottica del Risk management, con il contributo di esperti competenti digitali, non sempre patrimonio delle aziende sanitarie pubbliche”.

Il convegno era accreditato presso l’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali al fine dell’acquisizione di 4 crediti formativi ECM per la figura professionale di medico chirurgo e odontoiatra.